IL FUTURO DELL’IMPRESA

Ci si chiede quale sarà il futuro dell’impresa dopo un’epoca di crisi come è stata quella degli ultimi
anni. Gli studi più prestigiosi in materia sono unanimi nell’identificare i seguenti punti verso cui
tende il mondo economico, imprenditoriale ed in genere la società:
– Cambiamenti sempre più accelerati;
– Imprevedibilità dei mutamenti;
– Automazione e digitalizzazione sempre più spinta;
– Cambiamento dei comportamenti dei “millennial” e della “generazione Z” .

Come fa l’impresa ad essere pronta a questo cambiamento?
Cambiando mentalità e approccio. L’impresa deve diventare adattiva (resiliente), cioè porre al
centro il cliente, quindi pensare ad una strategia aziendale che è rivolta ai bisogni del cliente.
Occorre ribaltare la logica del business, non rispondendo semplicemente ai cambiamenti, ma
creandoli, anticipando le necessità che si presenteranno sul mercato. Ma ciò non basta; occorre
avere un approccio forward looking, cioè pianificare in modo prospettico orientandosi sul futuro
piuttosto che rimanere agganciati ai dati ed alle performance del passato.

Qual è l’identikit che l’azienda attuale e del futuro deve avere?
Per poter rispondere alle esigenze dei clienti, dei mercati, delle banche e degli altri finanziatori,
l’impresa attuale e del futuro dovrà avere le seguenti caratteristiche fondamentali:
– Digitalizzata: deve essere innovativa e sfruttare i vantaggi che le nuove tecnologie mettono
a disposizione.
– Sostenibile: deve avere una particolare attenzione ai temi dell’ambiente, del sociale e della
governance interna dell’azienda.
– Semplificare il lavoro: avere procedure e processi interni ben definiti, snelli, flessibili e
dinamici.
– Attrattiva di talenti: investire in Welfare aziendale e su benefit ed incentivi al personale.
– Resiliente: avere la capacità di adattarsi velocemente ai cambiamenti, ai gusti ed alle
esigenze del mercato adattando il proprio modello di business.
– Misurare le performance: è indispensabile periodicamente verificare i propri indici di
performance delle varie aree aziendali (KPI), introdurre un controllo di gestione e verificare
il proprio modello di business.

Dove devono investire le imprese per essere vincenti?
Questo approccio nel fare impresa è ora chiesto sia dalla normativa che dai principali operatori di
mercato e stakeholders (banche, clienti, mondo finanziario, pubblica amministrazione).
Le linee guida che l’ EBA (European Bank Autority) ha imposto alle banche europee vanno verso
questa direzione, come fa la stessa normativa della “Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza” imponendo
adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili.
La stessa Comunità Europea ha dato una forte spinta verso il nuovo concetto di fare impresa,
destinando la maggior parte dei nuovi fondi del PNRR a quelle imprese che hanno dimostrato
capacità di innovazione ed adattamento.

Concludendo, il futuro delle imprese e PMI italiane passa dalla capacità di reagire velocemente ai
cambiamenti, adattando il proprio modello di business e formando i propri collaboratori affinchè
sappiano reagire con elasticità e dinamicità agli eventi esterni.

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